storia del krav maga

Il Krav Maga, che in ebraico moderno, significa letteralmente “combattimento con contatto/combattimento a corta distanza” è il sistema ufficiale di autodifesa e di combattimento corpo a corpo delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), della Polizia Nazionale israeliana e di altri Servizi di Sicurezza.

Il Krav Maga viene inoltre insegnato in maniera diffusa nelle scuole pubbliche e nei centri di formazione affiliati al Ministero dell’Istruzione israeliano.

Il Krav Maga fu creato da Imre Emerich Lichtenfeld, noto come Imi anche con il nome ebraico Imi Sde-Or (Budapest, 26 maggio 1910 – Netanya, 9 gennaio 1998), che sviluppò il sistema durante la sua straordinaria carriera militare come Capo Istruttore di combattimento corpo a corpo per l’I.D.F. (ISRAELI DEFENSE FORCE). Durante il periodo in cui fu in servizio, Imi scrisse il manuale ufficiale dell’esercito per l’autodifesa ed il combattimento corpo a corpo. Nel 1964, Imi lasciò le forze armate, anche se continuò a sovrintendere all’insegnamento del Krav Maga, sia in ambito militare che nei corpi di polizia; inoltre lavorò instancabilmente per perfezionare, migliorare e modificare il Krav Maga, per adattarlo alle necessità dei civili.

Il Krav Maga è un sistema di autodifesa pratico e moderno  attentamente concepito per gli odierni, mutevoli, scenari. Esso è caratterizzato da un’impostazione logica e coerente dell’autodifesa e degli scontri fisici e consente di raggiungere un livello relativamente alto di competenza in un periodo breve. Questo sistema venne minuziosamente sviluppato con potenzialità diversificate, perché potesse adattarsi alle necessità dei militari, delle forze di polizia e, successivamente, dei civili. Da un decennio a questa parte  anche in Italia il Krav Maga è divenuto una realtà accessibile ai semplici cittadini nell’ambito della difesa personale.

Il Krav Maga consiste in varie tecniche pratiche, ideate tenendo ben presenti parametri di fisiologia, biomeccanica e fisica,  che servono a forgiare nei praticanti, oltre al bagaglio tecnico, una disciplina mentale unica che ha lo scopo di rafforzare lo stato d’animo durante il combattimento. I metodi speciali di addestramento vengono usati per simulare lo stress dell’aggressione reale, preparando i combattenti alla durezza di un vera lotta la cui posta in gioco è la vita.

La difesa

L’autodifesa è il fondamento del Krav Maga. Le sue diverse tecniche sono state sviluppate per far sì che coloro che praticano questa disciplina possano difendere se stessi e gli altri da azioni ostili e violente, evitare di essere feriti e sopraffare e neutralizzare i loro aggressori.

Le tecniche di autodifesa del Krav Maga includono la difesa da una gran varietà di aggressioni senza armi, ma comunque pericolose, quali pugni, calci, tentativi di soffocamento, prese alla testa, strette al corpo ed altre prese, in tutte le posizioni possibili, e cioè in piedi, da seduti e in situazioni di lotta a terra. Si applicano però anche a situazioni di maggior rischio che mettono a repentaglio la vita delle persone aggredite, in cui l’aggressione si esplica con armi quali oggetti contundenti, armi da taglio o addirittura armi da fuoco.

La difesa femminile

Ogni donna desidera apparire bella e nello stesso tempo temibile.
Alle componenti della forma fisica (forza e resistenza muscolare, resistenza cardiaca e respiratoria) le donne dovrebbero aggiungere un altro elemento essenziale per il loro benessere: Autodifesa significa familiarità con le possibili tecniche utilizzabili in situazioni di pericolo e una maggior autostima, per essere in grado di difendersi al meglio delle proprie possibilità.

Considerato il drammatico aumento dei casi di stupro, rapine, ed altri crimini contro le donne, ciascuna è costretta ad aumentare il proprio livello di capacità psico-fisiche per la propria sicurezza; di fronte a queste violenze, oggi, è indispensabile imparare a difendersi da sole.

In qualsiasi momento della vita, una donna potrebbe essere vittima della violenza; potrebbe essere bersaglio di molestie verbali o sessuali, oppure di un’aggressione, di uno stupro o ancor peggio, purtroppo già successo, anche di omicidio.

La convinzione che una donna venga violentata per aver provocato l’aggressore con abiti o atteggiamenti sexy è semplicemente infondato. È stato provato che non esiste una vittima tipo; questa può essere una ragazzina, una donna più o meno giovane, bella o priva di attrattiva, vestita con jeans o abito da sera. Un’eventuale aggressione potrebbe avvenire per strada, in ascensore, in ufficio oppure in ambito familiare.

Tutto questo non vuol creare panico ma solo cercare di far prendere coscienza di un problema, purtroppo, oggi molto frequente.

Per essere certe di voi provate a rispondere a queste domande:

  • se mi trovassi in difficoltà come reagirei?

  • Sarei pronta ad affrontare uno scontro?

  • Se necessario sono convinta di riuscire a difendermi?

Questo è il Krav Maga, nel suo aspetto dell’autodifesa.

I presupposti del Krav Maga

Come sottolineato dal suo fondatore Imi Lichtenfeld, i presupposti del Krav Maga sono:

“Non fatevi male”

il che significa arrivare ad un alto livello di competenza nell’autodifesa. Evitate i danni fisici. Calcolate attentamente i rischi di ogni specifica azione ed evitate il pericolo, se possibile. Le vostre azioni dovrebbero essere principalmente basate sull’autodifesa; il Krav Maga pone fortemente l’accento sull’uso delle tecniche di difesa. Comunque, anche se venite feriti, dovete sapere come fronteggiare il ripetersi di un attacco e come agire correttamente nelle nuove condizioni che nel frattempo si sono venute a creare.

"Siate modesti”

vale a dire non vantatevi delle vostre capacità ed evitate i conflitti non necessari. Dominate il vostro ego e controllate il vostro stato mentale, in modo che non vi tradiscano durante un confronto. Siate pronti ad accettare le critiche e gli insegnamenti delle altre persone.

“Agite correttamente”

in altre parole fate la cosa giusta, nel posto giusto, al momento giusto. Il vostro stato fisico e mentale dà indicazione alle vostre abilità per gestire un confronto fisico. Utilizzate appieno le vostre capacità, approfittate al massimo degli elementi e delle condizioni che prevalgono nel luogo dove vi trovate, in modo da affrontare la situazione efficacemente.

“Diventate esperti, così non dovrete uccidere”

il praticante esperto di Krav Maga non ha bisogno di infliggere danni fisici non necessari ai propri avversari ed è capace di terminare il confronto fisico in breve tempo ed in maniera efficace.

“Abbiate rispetto delle altre persone, anche durante uno scontro pericoloso”

E’ quindi essenziale affinare la propria abilità nel riconoscere il livello di gravità di un possibile attacco. Debbono essere insegnati i valori dell’autocontrollo e della necessità di evitare la violenza, ma che, allo stesso tempo, debbono acquisire la capacità di difendersi efficacemente. Questo punto è ben esemplificato da alcune frasi di Imi ai suoi allievi:

  • “Come prima regola cercate di evitare il confronto, ma se venite aggrediti, rispondete con un livello appropriato di forza sufficiente a neutralizzare la minaccia e a togliervi dalla situazione di pericolo”.

  • “Difendetevi e contrattaccate nel modo più veloce e diretto possibile, da qualsiasi posizione di partenza, prendendo in considerazione la sicurezza e l’opportunità della vostra azione”.

  • “Rispondete correttamente, secondo e come richiesto dalle circostanze, valutando attentamente la natura della vostra risposta e la forza dell’attacco (allo scopo di evitare eccessi non necessari)”.

Imi Lichtenfeld “Sde Or” (1910-1998)

Cosa significa praticare il KRAV MAGA?

Praticare il KRAV MAGA significa esercitarsi nella . . . .

" DIFESA MENTALE " ampliare i propri orizzonti affrontando ciò che si teme, vincere gli effetti negativi della paura, prevenire ed indifiduare le situazioni di pericolo, saper valutare la pericolosità dell'aggressione e dell'aggressore, condizioni necessarie per scegliere la giusta reazione;

" DIFESA VERBALE " a volte sufficiente per evitare il contatto fisico  con l'aggressore;

" DIFESA FISICA " difesa da pugni, calci, prese alle mani, al corpo ai capelli, in piedi, in ginocchio ed a terra, contro uno o più aggressori. Difesa da  strangolamenti, difesa da minaccia con coltello o armi, difesa da attacchi di bastone, bottiglie, coltello ed oggetti atti ad offendere in genere, uso degli oggetti comuni per difendersi.


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